I PIÙ LETTI DEL MESE
-
BastaBugie consiglia
SERVE MOLTO
Non costa nulla
La Bussola, Aiuto alla Chiesa che soffre, Van Thuân, Provita, ecc.
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
SCEGLI UN ARGOMENTO
- Aborto
- America
- Animalisti e vegetariani
- Attualità
- Cinema
- Comunismo
- Cristianesimo
- Ecologia
- Economia
- Eutanasia
- Evoluzionismo
- Famiglia e matrimonio
- Fecondazione artificiale
- Immigrazione
- Islam
- Libri
- Liturgia e sacramenti
- Morale
- Omelie
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Politica
- Santi e beati
- Scienza
- Scuola
- Storia
- Televisione
« Torna agli articoli di Michela Coricelli
In Spagna no, all’estero sì. Il governo di Madrid iscriverà nel suo Registro Civile tutti i bambini nati da una «madre in affitto» in Paesi – come gli Usa, la Russia, la Gran Bretagna o l’Ucraina – dove questa pratica è legale. Per il ministero della Giustizia l’obiettivo è fare ordine fra i casi di bimbi spagnoli venuti a mondo ricorrendo all’“affitto” della gestante al di fuori dai confini nazionali.
Ma il Foro della Famiglia avverte: questo passo può “aprire le porte” ad una futura legalizzazione delle “madri in affitto” anche nel Paese iberico. La decisione del governo di José Luis Rodriguez Zapatero preannuncia nuove polemiche in un terreno spinoso. La legge spagnola è chiara: secondo l’attuale legislazione nazionale, è “madre” solo la persona che dà alla luce un figlio. Lo sancisce la stessa Legge di riproduzione assistita, riformata nel 2006 dall’attuale esecutivo socialista. La norma, fra l’altro, considera “nullo” qualsiasi tipo di contratto (a pagamento o meno) che regoli la gestazione di una donna a favore di altri. Il ministero della Giustizia ha promulgato un decreto – apparso ieri sulla Gazzetta Ufficiale (il Boe spagnolo) – che permette ai piccoli venuti alla luce all’estero tramite una “madre in affitto”, di essere iscritti nel Registro Civile, purché uno dei due progenitori sia spagnolo e la mamma rinunci alla filiazione. La novità riguarda in modo particolare le coppie omosessuali. Finora poteva essere riconosciuto come genitore solo il padre biologico, mentre il partner – al di là del sesso (dato che in Spagna è stato regolarizzato il matrimonio gay) – doveva ricorrere all’adozione del bimbo. Da ora in poi, dunque, entrambi i partner (a prescindere dal sesso) potranno registrarsi come progenitori del bambino.
La notizia ricorda una vicenda recente. Una coppia omosessuale di Valencia si era rivolta ad una “madre in affitto” in California per avere due gemelli. Una volta in Spagna, dopo una lunga storia burocratico-giudiziaria, un tribunale valenciano ha annullato l’iscrizione nel Registro Civile dei due uomini come “progenitori” dei due piccoli. La decisione del ministero della Giustizia è stata accolta con grande soddisfazione dalla Federazione nazionale dei gay, dei transessuali e delle lesbiche: la normativa risponderebbe ad una domanda sociale e metterebbe fine ad una «chiara discriminazione », sostiene l’organizzazione. Ma per una buona fetta dell’opinione pubblica spagnola si tratta dell’ennesimo “strappo” di Zapatero in un ambito – quello familiare – che richiede sensibilità e cautela. Per Benigno Blanco, presidente del Foro della Famiglia, le conseguenze del regolamento saranno molteplici. In primis si rischia di «incentivare» la ricerca di «madri in affitto» all’estero.
Ma non solo. «Ben presto qualcuno comincerà a chiedersi perché si può fare all’estero e non in Spagna, e alla fine verrà legalizzato» anche qui, ha detto Blanco al quotidiano Abc.
La nuova legge garantisce al piccolo il diritto di conoscere la madre biologica: il nome della donna verrà riportato nella sentenza giudiziaria del Paese d’origine, che dovrà essere presentata come condizione iniziale per l’iscrizione nel Registro spagnolo. L’atto giudiziario deve riconoscere che la madre gestante è d’accordo.
-
Pubblicato 10 anni fa...
L'IMPERO ROMANO
Crollò per l'immoralità
di Roberto de Mattei
Articolo del 16 maggio 2014
-
Libro della settimana
FALCE E CARRELLO
Mani sinistre sulla spesa
di Bernardo Caprotti
Anno 2014 / pag. 250 / € 16
-
Video della settimana
BOOMER
di Silver Nervuti
Video ironico
Durata: 9 minuti (2024)
-
Da FilmGarantiti.it
L'ESORCISMO DI EMILY ROSE
Un'incredibile storia vera
Giudizio: capolavoro (*****)
Genere: horror - Anno: 2005
-
I dossier di BastaBugie
ROBERTO SAVIANO
Il messia della sinistra
Dossier: 7 articoli
-
Santo della settimana
SANTA MARIA MADDALENA DE' PAZZI
Le sofferenze per Gesù
da I Tre Sentieri
Festa: 25 maggio
-
Video per la formazione
ANDARE D'ACCORDO
Giacomo Poretti
(Aldo, Giovanni, Giacomo)
Durata: 35 minuti (2017)
-
Personaggi del passato
RITA LEVI MONTALCINI
Scienziata e senatrice
Pro aborto ed eutanasia
1909 – 2012 (103 anni)